Caravanserraglio di Selim
Caravanserraglio di Selim | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Armenia |
Provincia | Vayots Dzor |
Coordinate | 39°56′58.2″N 45°14′12″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XIV secolo |
Inaugurazione | 1332 |
Il caravanserraglio di Selim è un caravanserraglio del 1332 situato nel marz (provincia) di Vayots Dzor in Armenia. Questo caravanserraglio è il meglio conservato in Armenia.
Posizione geografica
[modifica | modifica wikitesto]Il caravanserraglio si trova a una trentina di chilometri a nord di Yeghegnadzor, direttamente a sud del passo di Selim (2 410 m)[1] nei monti Vardenis, su un'antica via commerciale,[2] l'attuale strada M10, che collegava Yeghegnadzor a Martuni, a sud del Lago Sevan,[1] al confine degli ex cantoni di Vayots Dzor e Gegharkunik della storica provincia di Syunik.[3] Il nome di Selim deriva da quello del fiume omonimo, a qualche chilometro più a sud.[4]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un'iscrizione in armeno sulle sue pareti, il caravanserraglio fu costruito nel 1332 dal principe Chesar Orbelian,[1] durante il regno di Khan Abu Said,[5] come testimoniano due iscrizioni sul posto, in armeno e persiano. La sua posizione isolata lo rende il caravanserraglio meglio conservato in Armenia,[1] in seguito ai due restauri effettuati nel 1956-1958 e nel 1961.[3]
Costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Questo edificio in basalto[1] che unisce architettura armena e islamica ha un solo ingresso (che ne facilitava la difesa),[5] un "portello esterno", di ispirazione musulmana, sormontato da una nicchia e decorato con stalattiti, e anche con una chimera a sinistra e con un bue a destra.[3]
La sala principale è una navata rivolta in direzione ovest-est divisa da otto coppie di pilastri quadrati collegati da archi.[3] Le navate laterali minori erano riservate ai viandanti e la navata centrale ai loro animali.[5] Sono tutte dotate di volte su archi trasversali, di cui quello centrale è traforato da tre lucernari decorati con stalattiti, che apportano luminosità e ventilazione; il tutto è coperto da un tetto spiovente a bassa pendenza.[3]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La chimera d'ingresso.
-
Il bue nell'entrata.
-
Interno del caravanserraglio.
-
Lucernario della navata mediana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e John Brady Kiesling, Rediscovering Armenia, in Yerevan: Tigran Mets Pub, 1º gennaio 2001. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ (FR) Sèda Mavian, Arménie., Hachette Tourisme, DL 2006, p. 189, ISBN 2-01-240509-6, OCLC 421621385. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ a b c d e Donabédian Patrick e Nicole Thierry, Les arts arméniens, Mazenod, 1987, p. 570, ISBN 2-85088-017-5, OCLC 420137732. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ Grigor Beglaryan, Atlas Hayastani ev harakic' erkrneri, "Noyan Tapan" Hratarakč'owt'yown, 2007, p. 15, ISBN 978-99941-44-55-6, OCLC 219774733. URL consultato il 2 giugno 2022.
- ^ a b c Nicholas Holding, Armenia, with Nagorno Karabagh, 2nd ed, Bradt Travel Guides, 2006, p. 189, ISBN 978-1-84162-163-0, OCLC 67872973. URL consultato il 2 giugno 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caravanserraglio di Selim